LA SECONDA GUERRA MONDIALE VISTA DAL GENERALE EMILIO CANEVARI – VOL. 3

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DATA EDICOLA: 10 luglio

Dall’ultima carica di cavalleria all’arma atomica. La Seconda guerra mondiale fu un periodo di forte espansione, riorganizzazione e sviluppo per le Forze Armate dei Paesi coinvolti. Una testimonianza dalla prima linea è quella del generale Emilio Canevari, i cui studi, ormai introvabili, sono stati recuperati e riediti dal Giornale in copia fedele all’originale. Alla ricerca dei «retroscena della disfatta», la collana ricostruisce proprio le tappe di riforma e modernizzazione dell’Esercito, coniugando efficacemente la storia militare con quella diplomatica e politica.

Volume 3. Ai fronti coloniali africani si aggiungono le operazioni belliche nei Balcani, in Grecia, Albania e Jugoslavia, nell’intento di consolidare ed espandere l’impero italiano. Uno sforzo che deve fare i conti, nella consueta prospettiva del generale Canevari, con il potere governativo e gli alti comandi militari. La prospettiva è quella di una smobilitazione dell’esercito, conseguente al veto tedesco di muovere guerra alla Jugoslavia. Un periodo, a cavallo tra 1940 e 1942, che vede susseguirsi al comando i generali Visconti Prasca e Soddu. Il giudizio dell’autore è tranchant: «Se l’esercito italiano fosse stato comandato da uomini di alto valore e di sicura energia, pensosi del bene della Patria e delle sue forze armate, questa direttiva del governo avrebbe potuto essere la base per una sistemazione nuova e chiara delle nostre forze terrestri. Purtroppo i successori dei Pollio, dei Cadorna e degli Zuppelli si chiamavano Badoglio, Roatta e Soddu. In ispecie, lo Stato Maggiore dell’Esercito dimostrò in quell’occasione una vera insipienza».

Informazioni aggiuntive

Peso 450 g
Dimensioni 19.6 × 28 cm
Pagine

108