Descrizione
DATA EDICOLA: 8 febbraio
Tra settembre del 1943 e la primavera del 1945, nei territori della Venezia Giulia occupati dal Movimento Popolare di Liberazione Jugoslavo del maresciallo Tito, migliaia di uomini e donne comparvero nelle foibe, le cavità naturali che si aprono nel Carso. «Infoibati»: in questo termine sono racchiusi la memoria degli scomparsi e l’orrore di una tragedia della quale, a distanza di decenni, è ancora impossibile tracciare un bilancio definitivo, anche se furono più di 5.000 le persone deportate che non fecero ritorno. Con documenti di fonte jugoslava, inglese e italiana, con fotografi e
e testimonianze dirette di parenti e sopravvissuti, vengono ricomposti i tasselli di questa tragedia nazionale che per decenni è stata dimenticata e rimossa. Il contesto storico, i rapporti tra comunisti italiani e slavi, le uccisioni e gli infoibamenti dal 1943 in poi, i ritrovamenti del periodo bellico e del dopoguerra, i silenzi di Stato: un lavoro di ricerca senza precedenti che ricostruisce una pagina oscura della nostra storia e che, senza pregiudizi ideologici, ridà voce alle vittime delle foibe.
Guido Rumici (Gorizia 1959), docente e scrittore, ha pubblicato numerosi libri e saggi sulla storia della Venezia Giulia e della Dalmazia. Ha vinto il Premio Carbonetti con lo scritto L’Istria cinquant’anni dopo il grande esodo e il Premio Tanzella con la seconda edizione del volume Infoibati. Ha pubblicato con Mursia Fratelli d’Istria. È autore di mostre fotografi che, cataloghi, dvd e pubblicazioni sui temi del confine orientale e del Giorno del Ricordo, tra cui la dispensa Istria, Fiume e Dalmazia. Profi lo storico per il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.